sgabei, formaggi, salumi, davanti al fuoco scoppiettante...,
quanti bei pretesti per visitare la magnifica Lunigiana
Ricetta (ingredienti e quantità)600 g di farina bianca “0” setacciata, 30 g di lievito fresco (o regolarsi sul naturale) o in subordine 10 g di lievito di birra disidratato, olio d’oliva o monoseme (abbondante) per friggere, acqua, sale q.b. (mezzo cucchiaio raso)
Preparazione (tempo pochi minuti escluso il riposo dell’impasto)Lavorare farina, acqua, sale e lievito (sciolto in acqua tiepida), modellando una cupola tondeggiante e soda. Come per il pane, lievitare per circa un’ora e mezza. Col matterello sgonfiare e spianare una sfoglia spessa circa 1 cm o poco più, poi ritagliarne gli sgabei nella forma che più aggrada – allungata, romboidale…, 4 cm di larghezza e 15 di lunghezza - e friggerli pochi per volta in olio profondo caldissimo, fin quando dorano. Salare e infine servire. L’abbinamento enologico suggerito è anche in funzione di ciò con cui gli sgabei si mangiano, come antipasto o piatto unico (salsiccia, formaggi, acciughe, uvetta, confetture…). Sono in Lunigiana un piatto antico, anche di recupero, in origine potevano essere anche di farina gialla (quando arrivò dal Nuovo Mondo il mais furoreggiò), e cotti nello strutto. I fritti di questo tipo, salati e non dolci, chiedono in genere vini bianchi, anche spumantizzati, in Liguria ad es. la Lumassina
Umberto Curti
Ligucibario & Liguvinario
Storia e tradizione degli sgabei li trovi nell’Alfabeto del Gusto di Ligucibario, il sito dedicato al made in Liguria e all’etnogastronomia
Le più importanti parole relative a vino, formaggio, pasticceria, pasta, salumi, olio, birra e cucina (compreso un focus specifico sulla cucina araba) le trovi nel Lessico delle Arti Alimentari, sempre su http://www.ligucibario.com/
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